On a Portrait
Among a crowd of tenuous dreams, unknown
To us of restless brain and weary feet,
Forever hurrying, up and down the street,
She stands at evening in the room alone.
Not like a tranquil goddess carved of stone
But evanescent, as if one should meet
A pensive lamia in some wood-retreat,
An immaterial fancy of one's own.
No meditations glad or ominous
Disturb her lips, or move the slender hands;
Her dark eyes keep their secrets hid from us,
Beyond the circle of our thought she stands.
The parrot on his bar, a silent spy,
Regards her with a patient curious eye.
Thomas Stearns Eliot
Fra una folla di sogni tenui, ignoti
a noi di mente inquieta e piedi stanchi,
sempre di corsa su e giù per strada,
essa indugia di sera, sola nella stanza.
Non come una dea tranquilla scolpita in pietra
ma evanescente, come se incontrassimo
una lamia pensosa in un ritiro agreste,
una fantasia smateriata di nostra invenzione.
Nessuna meditazione gaia o minacciosa
disturba quelle labbra, o muove le mani fini;
i suoi occhi neri i loro segreti nascondono,
oltre l'ambito dei nostri pensieri essa sosta.
Il pappagallo sulla stanga, spia silenziosa,
la osserva con occhio paziente e curioso.
Thomas Stearns Eliot
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