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La Roba

Il viandante che andava lungo il Biviere di Lentini, steso là come un pezzo di mare morto, e le stoppie riarse della Piana di Catania, e gli aranci sempre verdi di Francofonte, e i sugheri grigi di Resecone, e i pascoli deserti di Passaneto e di Passanitello, se domandava, per ingannare la noia della lunga […]

Gli orfani

La piccina si affacciò all’uscio, attorcigliando fra le dita la cocca del grembiale, e disse: — Sono qua. Poi, come nessuno badava a lei, si mise a guardare peritosa ad una ad una le comari che impastavano il pane, e riprese: — M’hanno detto — vattene da comare Sidora. — Vien qua, vien qua, gridò […]

Malaria

E’ vi par di toccarla colle mani — come dalla terra grassa che fumi, là, dappertutto, torno torno alle montagne che la chiudono, da Agnone al Mongibello incappucciato di neve — stagnante nella pianura, a guisa dell’afa pesante di luglio. Vi nasce e vi muore il sole di brace, e la luna smorta, e la Puddara, che […]

Il mistero

Questa, ogni volta che tornava a contarla, gli venivano i lucciconi allo zio Giovanni, che non pareva vero, su quella faccia di sbirro. Il teatro l’avevano piantato nella piazzetta della chiesa: mortella, quercioli, ed anche rami interi d’ulivo, colla fronda, tal quale, chè nessuno si era rifiutato a lasciar pigliare la sua roba pel Sacro […]

Don Licciu papa

Le comari filavano al sole, e le galline razzolavano nel pattume, davanti agli usci, allorchè successe un gridìo, un fuggi fuggi per tutta la stradicciuola, che si vide comparire da lontano lo zio Masi, l’acchiappaporci, col laccio in mano; e il pollame scappava schiamazzando, come se lo conoscesse. Lo zio Masi si buscava dal municipio […]

Cos’è il re

Compare Cosimo il lettighiere aveva governato le sue mule, allungate un po’ le cavezze per la notte, steso un po’ di strame sotto i piedi della baia, la quale era sdrucciolata due volte sui ciottoli umidi delle viottole di Grammichele, dal gran piovere che aveva fatto e poi era andato a mettersi sulla porta dello […]

Il Reverendo

Di reverendo non aveva più nè la barba lunga, nè lo scapolare di zoccolante, ora che si faceva radere ogni domenica, e andava a spasso colla sua bella sottana di panno fine, e il tabarro colle rivolte di seta sul braccio. Allorchè guardava i suoi campi, e le sue vigne, e i suoi armenti, e […]

white snowy environment with pine trees

I dintorni di Milano

L’impressione che si riceve dall’aspetto del paesaggio prima d’arrivare a Milano, per quaranta o cinquanta chilometri di ferrovia, è malinconica. La pianura vi fugge dinanzi verso un orizzonte vago, segnato da interminabili file di gelsi e di olmi scapitozzati, uniformi, che non finiscono mai; cogli stessi fossati diritti fra due file di alberelli, colle medesime […]