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canne al vento

Canne al vento (XVII) IT

XVII. Efix era di nuovo laggiù, al poderetto. Terminata la buona stagione, raccolte le frutta, Zuannantoni, a cui il padrone aveva dato l’incarico di pascolare un branco di pecore nelle giuncaie intorno al paesetto, se n’era andato di buon grado. Ed ecco dunque Efix di nuovo seduto al solito posto davanti alla capanna, sotto il […]

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Canne al vento (XVI) IT

XVI. Fu Noemi ad aprire. Efix se la vide apparire davanti, sullo sfondo glauco del cortile, alta alta, sottile, col viso bianco: Lia fanciulla, Lia risorta. Lo guardò bene, prima di lasciarlo entrare, come si guarda uno sconosciuto, poi disse solo: «oh, oh, sei tu?» ma bastò quest’espressione di sorpresa diffidente e un po’ ironica, […]

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Canne al vento (XV) IT

XV. Se li tirò addietro per molto tempo. Di festa in festa camminavano, o soli o in fila con altri mendicanti, come condannati diretti a un luogo di pena irraggiungibile. Le feste si rassomigliavano: le principali erano di primavera e di autunno, e si svolgevano attorno alle chiesette campestri solitarie, sui monti, sugli altipiani, sull’orlo […]

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Canne al vento (XIV) IT

XIV. Di là andarono alla festa dello Spirito Santo. Il cieco sapeva bene il tempo d’ogni festa e l’itinerario da seguirsi ed era lui che guidava il compagno. Passando per Nuoro Efix lo condusse verso il Molino, lo lasciò appoggiato a un muro e andò a salutare Giacinto. — Parto per luoghi lontani. Addio. Ricorda […]

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Canne al vento (XIII) IT

XIII. Fuori lo aspettava Zuannantoni. — Vi ho chiamato tre volte: andiamo, c’è nonna che sta male e vuol parlarvi: perchè non venite? Non vi si prende il pane dalla bisaccia. La vecchia stava ancora vestita sul letto, coi polsi nudi, rossicci e ardenti come tizzi accesi: pareva assopita, ma quando Efix si curvò su […]

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Canne al vento (XII) IT

XII. Con grande meraviglia di Efix donna Ester accondiscese alle proposte del cugino. Così il poderetto fu venduto e la cambiale pagata. Ma avvenne una cosa che destò le chiacchiere di tutto il paesetto. Efix, pur continuando a stare al servizio di donna Ester e di donna Noemi, ottenne di coltivare a mezzadria il poderetto; […]

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Canne al vento (XI) IT

XI. Un giorno in autunno Efix andò in casa di don Predu. C’erano solo le serve, una grassa e anziana che si dava le arie imponenti della sorella del rettore, l’altra giovane e lesta benchè afflitta dalle febbri di malaria; ed egli dovette attendere nella stanza terrena, divagandosi a guardare nel vasto cortile i graticolati […]

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Canne al vento (X) IT

X. Donna Ruth se n’era andata, e ombre e silenzio circondavano di nuovo la casa. Efix, seduto sullo scalino, con un gelsomino in mano e la testa appoggiata al muro, aspettava il ritorno di Giacinto con un vago sentimento di paura. Giacinto non tornava. Senza dubbio aveva saputo del disastro e a sua volta esitava […]

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Canne al vento (IX) IT

IX. Una sera, in luglio, Noemi stava seduta al solito posto nel cortile, cucendo. La giornata era stata caldissima e il cielo d’un azzurro grigiastro pareva soffuso ancora della cenere d’un incendio di cui all’occidente si smorzavano le ultime fiamme; i fichi d’India già fioriti mettevano una nota d’oro sul grigio degli orti e laggiù […]

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Canne al vento (VIII) IT

VIII. Era un giovedì sera e l’usuraia non filava per timore della Giobiana, la donna del giovedì, che si mostra appunto alle filatrici notturne e può loro cagionare del male. Pregava, invece, seduta sullo scalino della porta sotto la ghirlanda della vite argentea e nera alla luna; e ogni volta che guardava intorno le sembrava ancora di […]