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La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Commedie di salone

La contessa Flavia Andorno era simpatica, aveva ventotto anni, quarantamila lire di rendita per dote e non prendeva marito. Ogni tanto ne rifiutava uno. La contessa Flavia leggeva molto, inventava lei la moda, che le signore eleganti imitavano, non andava alle prime rappresentazioni, ma alle seconde, non amava la poesia, non s’imbellettava, non era mai […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Dualismo

I. Flavia si sentiva la coscienza quieta: neppure l’ombra di un piccolo rimorso; quello che le accadeva era molto strano, ma senza un briciolo di sua colpa. Quindi scuoteva la bella testa bionda, sì stringeva lievemente nelle spalle e andava al ballo. Perchè poi adempiva agli obblighi della sua posizione con la massima buona volontà, […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Idillio di Pulcinella

I. Il sipario era venuto giù in un attimo, come in tutti i piccoli teatri dove si manovra con due cordicelle scorrevoli negli anelletti di ferro; dopo pochi applausi, l’intervallo cominciava. — Si era in aprile e nel teatro senza aperture si appesantiva un’aria calda e greve; i lumi a petrolio fumigavano un poco; per […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Silvia

SILVIA. Ad Alberto Errera. I. La cittadina era silenziosa e deserta in quel lunghissimo pomeriggio estivo; nelle sue strade grigie e rettamente allineate non appariva un viandante: i balconi delle sue case, alti, del sesto antico, dalla incurvatura profonda erano tutti chiusi; le porte brune, massiccie, costellate di chiodi, dal pesante martello di ferro, erano […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Alla decima Musa

Noël, noël! liesse, liesse! Sopra: una stanzetta quieta e silenziosa, dall’ambiente dolcemente caldo. Una lampada lascia piovere la sua luce eguale e tranquilla sovra le pagine d’un libro simpatico; qui e là un sorriso di amicizia o di amore — le ore che trascorrono lente e placide, come belle persone languenti. Giù: la strada bagnata, […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Commedie borghesi

Quando s’incontravano per via, le due fanciulle si baciucchiavano con grande chiasso, si squadravamo da capo a piedi per osservare le relative acconciature e farvi su dei commenti molto a parte, ma poco caritatevoli; alla chiesa della Madonna delle Grazie, dove ascoltavano la messa con le rispettive famiglie, scambiavano di lontano un amabilissimo sorriso, mentre l’una […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

In provincia

Quelle due famiglie rivali rifacevano in miniatura le discordie dei Capuleti e dei Montecchi: solo, avuto riguardo alla civiltà dei tempi, invece di sparger sangue, spendevano e spandevano denaro. In cambio di morti vi erano stati processi molti, lunghissimi ed intrigati; litigavano per dispetto, per ripicco, per rabbia; litigavano con quella cocciuta voluttà processuale che […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Palco borghese

Nei momenti interessanti del dramma, quei palco offriva uno spettacolo degno di ammirazione: quelli che lo occupavano — undici persone — formavano un gruppo di fisionomie ansiose, di occhi spalancati, di bocche semiaperte, di corpi abbandonati; il che attestava qualmente i legittimi e rispettivi possessori di quei corpi, di quegli occhi, di quelle bocche, fossero […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Casa nuova

È deciso, si deve andar via: basta una letterina gentile al proprietario dell’appartamento per indorargli la pillola e si è liberi. Si dà in un grande sospiro di sollievo per aver affermata la propria indipendenza e si enumerano la millesima volta le buone ragioni per cui si parte. Ragioni solide: una scala alta come quella […]

La moglie di un grand'uomo ed altre novelle di Matilde Serao

Un intervento

I Guido aveva quel giorno l’aspetto di un uomo felice; fronte serena, occhi e labbra ridenti, andatura svelta e spigliata. Ritornava da un banchetto politico — in questo caso, la parola pranzo è troppo volgare — dove alle frutta aveva minutamente spiegato ai suoi elettori il suo programma: gli applausi erano fioccati, la cucina del […]