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Chanel N°3 (Speciale Festa della Donna)

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Caro TheBookPost!,

This is a man’s world, ma non varrebbe nulla senza una donna a cui dare attenzioni”. Osserva il triste modo di dire la verità, nella versione di James Brown, dalla pelle nera.

This is a man’s world, e basta. Senza appendice femminile. E non solo questo mondo, ma anche quello che fu. Questo mondo ce lo dobbiamo raccontare senza retorica e possibilmente senza citare, ancora una volta Roberto Benigni: “La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, dal lato del cuore per essere amata”, oh noo! Maledetta intelligenza artificiale, scrivo il suo nome e compare questa citazione.

Voglio evocare la donna che c’è in me, sono nuda e impugno la boccetta del famoso profumo. Alla beneamata Marilyn ne occorrevano due, ma siccome mi sento abbastanza donna ma non ancora abbastanza diva, ne userò tre.

Prima goccia di Chanel.

Il fascino di uno spirito femminile è una pozione magica da bere senza controllo, smisuratamente, ammaliante e sinuoso dalle parole all’immagine. Rende l’uomo invidioso e spiritato, e questa invidia lo corrode fino all’esercizio della violenza, fisica e morale. Tra i tanti tentativi di contrastare questa supremazia mi viene in mente quello del medico Sigismondo Freud, il quale ebbe modo di parlare di “invidia Poenis” – in tedesco Penisneid (Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905) – femminile per alleviare l’ossessiva invidia che egli stesso nutriva nei confronti del Poenis di un amico maggiormente dotato. Per esercitare il potere una donna non ha bisogno del cazzo; è scientifico. Inoltre, nel percorso della vita, nonostante le dilazioni fanciullesche degli uomini insicuri che vedono noi donne frignanti e lamentose c’è da rimarcare un aspetto sostanziale troppo spesso ignorato o trascurato, e lo racconterò attraverso il ricordo di quando, da ragazzino, caddi dalla bicicletta procurandomi la frattura del polso e, trasportato all’ospedale il medico curante ebbe modo di chiedermi: “ti fa molto male se muovo la mano in questo modo?”, torcendo leggermente la mano verso destra. “Tantissimo, da morire!” risposi. “Non essere sciocco, non stai mica partorendo” disse lui. Smisi di piangere, la visita terminò con la medicazione e io tornai a casa sentendomi ridicolo come un uomo maturo.

Seconda goccia di Chanel.

Questo mondo maschile, questo impostore! Dal tempo dei romani va persino legiferando sulla donna, trascrivendo sulla carta le condizioni della sua emancipazione. Destituzioni di Diritto. Tradizioni da esportazione globale, della donna portata ad esempio virtuoso quando è capace di comprendere il messaggio poliglotta del Pater familias. Questo status è decisamente nec mancipi e smettiamola di nascondere questa realtà ma soprattutto smettiamola di rompere i coglioni con il basso tasso di natalità dei paesi occidentali. Sottosviluppo totale dello stato di diritto che non ha la volontà di occuparsi della lacuna sahariana della tutela delle lavoratici donne. E allora, ben venga l’estinzione delle istituzioni del diritto romano.

Terza goccia di Chanel.

Dal grado di assuefazione del possesso del corpo femminile sorge l’apice della vergogna maschile che, incapace di vivere la libertà del sesso come uguaglianza e partecipazione, pone limiti al suo stesso piacere. Un vero atto di sabotaggio alla sua persona. Ma, sotto questa deformità, continua a celarsi il mistero profondo che in passato fu svelato da Tiresia e che, probabilmente, ogni donna custodisce dentro di sé come il più grande antidoto al mondo maschio. Un segreto svelato tanto tempo fa agli Dei: Un giorno, Zeus ed Era stavano discutendo su chi, tra l’uomo e la donna, provasse maggiore piacere in amore: il padre degli Dei era convinto che a trarre un più grande godimento fosse la donna, mentre la dea sosteneva il contrario. Decisero, così, di interpellare chi, tra i mortali, avesse sperimentato entrambe le esistenze: interrogarono Tiresia. Costui confermò quanto avallato da Zeus: la donna provava ben nove delle dieci parti in cui si articola il piacere, l’uomo una sola.

Nove su dieci. Una sola per l’uomo, solo il mondo maschile.

Avvicino questa lettera alla boccetta per imprimergli un po’ di questa essenza e farla arrivare fino a te.

Annusala, annusami.

Ti saluto con affetto immutato

Tua,
Il Galantuomo